TLa storia della miniera di “Sa Marchesa” inizia nel 1881 con la dichiarazione di scoperta del giacimento da parte del Sig. Julien Hillarion Roux Marchese di Escombrera, che con Regio Decreto del 20 Maggio 1883 al quale venne accordata la concessione per l’estrazione di minerali contenenti Piombo, Zinco, Argento e Rame. Lo stesso mantenne il titolo minerario sino al 1891, anno in cui gli venne revocata la concessione a seguito del fallimento della società.
Le coltivazioni in questo periodo vennero concentrate principalmente nei cantieri a cielo aperto e, solo in parte, in sotterraneo nella galleria denominata “Riu Mannu”, in prossimità
dell’omonimo Fiume. Sempre nei pressi del Rio Mannu, in questo periodo venne installata una piccola laveria composta da 5 crivelli per arricchimento del minerale; ottenuti però scarsi risultati si preferì passare all’arricchimento attraverso la cernita manuale.
La miniera rimase inattiva dal marzo 1891 sino all'aggiudicazione della concessione, nel febbraio del 1896, all’ingegnere Belga Emilio Jacob che in seguito, nel 1904, cedette la concessione alla “Societè Anonimè Miniere”. In questo periodo le coltivazioni si concentrarono in sotterraneo, nelle gallerie “Leone”, “Mannu” e “Ilario” e limitatamente nei cantieri a cielo aperto “Colomba” e “Trinità”. Nel 1911 la “Societè Anonimè Miniere” passò la concessione al Sig. Karl William Wright che la gestì sino al luglio 1918 cedendo a sua volta il titolo minerario alla “Società Miniere Domusnovas”, che nel maggio 1924 cambio ragione sociale in “Società Miniere di Rosas”.
Con l’applicazione del Regio Decreto n°1443 del 19 luglio 1927, ci fu il riordino della legislazione mineraria che permise nel 1930 laconferma in perpetuo della concessione alla “Società Anonima Miniere di Rosas” per l’estrazione di minerali di Zinco, Piombo, Rame e Argento. Nel periodo di gestione della miniera da partedella suddetta società, le attività nei diversi cantieri estrattivi erano limitate a lavori di manutenzione e ricerche di nuove mineralizzazioni alternate a lunghi periodi di inattività. Nel 1962 la concessione passò all’A.M.M.I. S.P.A. che inizio le attività prelevando minerali dalle discariche nei diversi cantieri coltivati in passato, per inviarlo poi alla laveria del vicino villaggio minerarie di Rosas.
Nel 1965 si iniziò la realizzazione del “Pozzo Angela” ubicato nel cantiere “Casetta Bianca” che permise, nel 1970, di collegare in sotterraneo, attraverso livelli diretti, i diversi cantieri per tutto lo sviluppo della miniera. Nel novembre 1979 la gestione della miniera fu trasferita alla SAMIM S.P.A., che il 20 dicembre del 1984, rinunciò definitivamente alla concessione mineraria.
A fine anni ‘90 l’area mineraria della concessione Sa Marchesa passa definitivamente al Comune di Nuxis che nel 2000 dà il via, attraverso fondi POR Sardegna, ad un progetto di riqualificazione degli edifici presenti nel cantiere denominato “Casetta Bianca”. Dal 2001 la miniera fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.